Mi chiamo Francesco Caprioli e sono un laureando in LLEP (ora ISLLI). Attualmente studio alla Ruhr-Universität di Bochum (RUB) nell'ambito del programma di Doppio titolo. Grazie alla stretta collaborazione tra l’università di Bergamo e quella di Bochum, da diversi anni a questa parte è prevista, nell’ambito della Doppia laurea, la possibilità di svolgere i 5 CFU di tirocinio curricolare presso la sezione di Italianistica dell’Istituto di Romanistica della RUB.
Nel mio caso specifico, il tirocinio è consistito nell’affiancare una lettrice di italiano – la prof.ssa Irene Gallerani – durante le lezioni di alcuni suoi corsi e durante la programmazione e lo svolgimento di un intero suo corso di morfo-sintassi italiana (paragonabile indicativamente ai nostri AAL di grammatica), tenuto completamente online date le misure restrittive in tempi di pandemia.
Mi soffermo soprattutto sulla questione tirocinio perché la convergenza di diversi fattori – quali la necessità di ulteriori aiuti nella gestione straordinaria del semestre online, la disponibilità di fondi dell’Istituto di Romanistica e il fatto che io fossi già a conoscenza dei programmi dei corsi e di come dovessero essere organizzati – ha fatto sì che il mio tirocinio si trasformasse in un contratto di assunzione. Per queste ragioni, oltre a studiare presso l’università di Bochum, attualmente vi lavoro a tempo determinato in qualità di "wissenschaftliche Hilfskraft" (assistente accademico) in un team della sezione di Italianistica composto dalle professoresse Gallerani e Ciarli e da un’altra Hilfskraft, Chiara. I miei compiti sono stati i più disparati: ho aiutato nella programmazione e digitalizzazione dei contenuti di diversi corsi, sono stato spesso il primo contatto per i problemi burocratici degli studenti, ho fatto alcune ore di supplenza (rigorosamente via Zoom), e infine ho collaborato nella creazione e nello svolgimento degli esami, che in Germania da giugno si sono svolti nuovamente in presenza.
Tutto ciò non sarebbe mai stato possibile senza quest’esperienza di Doppio titolo, di cui farò tesoro non solo a livello curricolare, ma soprattutto personale.
Introduzione della Prof. Elena Agazzi
Cari/e Studenti/esse,
in qualità di membro della Giunta del CCSE (Cisalpino Institute for Comparative Studies in Europe) ho il piacere di evidenziare che una studentessa della nostra Laurea Magistrale ha superato la selezione per partecipare alla Summer School “Global Perspectives of Public and Private Sector Interaction” con mobilità nei mesi di maggio e giugno 2019. Questo successo ci incoraggia a invitare gli studenti di LLEP/ISLLI a partecipare ai programmi di mobilità offerti dal CCSE tramite bandi periodici. Si possono così incrementare le proprie competenze linguistiche e culturali grazie allo studio di modelli di performance di mercati e di istituzioni internazionali e la loro interrelazione nel contesto dell’economia globale.
Ci congratuliamo perciò con la dott. Rediana Mema per il suo risultato, che espone qui di seguito in una scheda personale.
******************
Ciao a tutti!
Mi chiamo Rediana Mema e sono al secondo anno di LLEP. Studio Inglese e Tedesco e quest’anno ho partecipato alla Summer School “Global Perspectives of Public and Private Sector Interaction”, un programma nato dalla collaborazione tra l’Università di Bergamo, la Universität Augsburg (D) e Indiana University (USA), dove ho avuto la possibilità di scambiare opinioni ed esperienze con studenti provenienti da queste due realtà molto diverse tra loro. Si tratta di un’occasione ideale per mettere in pratica la lingua inglese sia in forma orale sia in forma scritta, visto che la Summer School è interamente in inglese. È un’ottima opportunità (per chi non l’ha ancora fatto) di sperimentare un “mini-Erasmus” oppure, come nel mio caso, di rivivere la propria esperienza all’estero.
La Summer School è durata quattro settimane circa, di cui le prime tre trascorse ad Augusta (cioè Augsburg) e l’ultima a Bergamo. Durante il programma siamo stati divisi in gruppi di lavoro interuniversitari, e dunque multiculturali, e abbiamo collaborato alla realizzazione di un progetto a tema economico a nostra scelta. Ogni giornata era organizzata in due momenti distinti: al mattino alcuni esperti del settore economico illustravano problemi che riguardano il mondo moderno, mentre al pomeriggio avevamo tempo a diposizione per poter lavorare al progetto individuale.
È stato particolarmente interessante conoscere le idee di persone con punti di vista diversi e confrontarsi su tematiche di interesse generale come il cambiamento climatico, l’inquinamento o l’immigrazione. Benché si tratti di temi in apparenza lontani dai nostri studi linguistici e letterari, in realtà è proprio il contributo di queste discipline che li attualizza e li rende più facilmente comprensibili. L’intento del progetto in fondo è quello di presentare da prospettive differenti le tematiche trattate e quale modo migliore di riuscirci che avvalersi del contributo di studenti con background letterario che osservano questi fenomeni da esterni al mondo tecnico e possono consigliare i colleghi economisti e ingegneri sull’approccio migliore da adottare nelle presentazioni e negli articoli per risultare più accessibili al pubblico.
Oltre alle lezioni e alla vita in università ci sono state proposte diverse attività di intrattenimento per conoscere meglio Augusta e l’area circostante. Abbiamo visitato Norimberga e Monaco, dove abbiamo pranzato in un tipico locale tedesco. Siamo rimasti affascinati dalla bellezza del castello di Neuschwanstein e ci siamo commossi durante la visita al Campo di Concentramento di Dachau.
Prima di partire per l’Italia ogni gruppo ha consegnato una bozza del progetto a cui aveva lavorato durante la permanenza ad Augusta. A Bergamo le attività si sono svolte con le stesse modalità, alternando incontri con esperti del settore a lavori in gruppo per preparare una presentazione finale del progetto. Inoltre, abbiamo visitato l’azienda SIAD a Dalmine, dove i rappresentanti dei diversi settori ci hanno illustrato i processi produttivi e i loro collegamenti con l’estero.
Anche a Bergamo abbiamo avuto modo di uscire tutti insieme e fare un giro turistico della città. L’ultimo giorno ogni gruppo ha presentato il suo lavoro, a cui sono seguite domande e considerazioni sia da parte dei docenti sia da tutti noi studenti. Alla fine delle presentazioni abbiamo ricevuto il certificato di partecipazione alla Summer School. La sera abbiamo cenato tutti insieme in un ristorante in Città Alta. La serata si è conclusa con i ringraziamenti agli organizzatori e i saluti a tutti quelli che in poche settimane erano diventati cari amici e che sicuramente si terranno in contatto anche in futuro. In fondo è anche così che nascono e si mantengono reti internazionali.
Salut au Monde!
Mi chiamo Francesco Dubini e sono uno studente del primo anno di LLEP. Studio Inglese e Francese e sono appena diventato membro della Commissione Paritetica Docenti-Studenti in qualità di rappresentante degli studenti. Durante l’ultima settimana di maggio 2018 la TU Dortmund University mi ha dato la possibilità di partecipare a un seminario transatlantico su Walt Whitman, un’occasione davvero unica per entrare in contatto con i più importanti studiosi del poeta americano e interagire con studenti provenienti da tutto il mondo.
Ogni giornata del seminario era suddivisa in tre parti: le lezioni plenarie, la pausa pranzo e i laboratori di close reading e traduzione.
Di mattina gli esperti, tramite numerose lezioni, si sono focalizzati sulle tematiche principali della poetica di Whitman, avvalendosi anche di film e presentazioni PowerPoint. Non sono mancate le domande e i confronti, il clima era talmente inclusivo che ciascuno di noi ha partecipato attivamente alle discussioni, alleggerendo anche l’intensità del seminario (sette ore al giorno per sei giorni). Il nostro gruppo era composto da persone provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti, dalla Siria, dalla Turchia e dal Giappone e questa eterogeneità ha reso il seminario sempre dinamico e interessante.
Durante la pausa pranzo mangiavamo alla mensa del campus dell’Università di Dortmund: la scelta del cibo era estremamente vasta, si passava dal cibo italiano a quello vegano, spagnolo, tedesco e avanti così all’infinito. Durante questi momenti ho avuto l’occasione di parlare molto con gli altri studenti e ho persino conosciuto alcuni amici della ragazza che mi ha ospitato. Insomma, mi sono sentito uno studente pienamente europeo! Il giardino del campus, abbellito da uno stagno e dalla statua di un rinoceronte alato – simbolo di Dortmund – è stato un ottimo punto in cui sostare per leggere insieme alcune poesie, parlare dei nostri interessi e dei nostri progetti futuri tra studio e lavoro.
Di pomeriggio eravamo in piccoli gruppi con uno degli esperti per leggere, analizzare e tradurre insieme le poesie più significative del poeta. Abbiamo inoltre tradotto alcuni versi dall’inglese alla nostra lingua materna cercando di cogliere i limiti e le potenzialità di quest’ultima. Anche parole come “amico” e “amante” possono presentare sfumature diverse in base alla lingua e dunque compromettere il significato delle poesie di Whitman, spesso complesse e oscure.
Dopo le lezioni passavamo la serata tutti insieme, mangiando in locali tipici e passeggiando nelle zone più caratteristiche di Dortmund. I partecipanti tedeschi ci hanno raccontato la drammatica storia della città, bombardata durante la seconda guerra mondiale, e come poi si è ripresa.
Ognuno di noi è stato accolto da uno studente che frequenta la TU Dortmund University, dunque ha avuto la possibilità di scoprire una nuova cultura e creare nuovi legami, un aspetto perfettamente in sintonia con la poetica di Whitman. Qui trovate alcune foto che possono dare un'idea della collegialità del lavoro.
Nel 2019 il seminario si terrà a New York, città natale di Whitman, dal 27 maggio al primo giugno, come da tradizione nella settimana in cui ricorre il suo anniversario di nascita.
Nel mese di giugno 2018 la Stiftung Weimarer Klassik di Weimar ha offerto alle nostre studentesse un’eccellente occasione per vivere un’esperienza unica nella cornice classicista della patria culturale di Goethe e Schiller.